Andiamo avanti: il tribunale tailandese scioglie il partito riformista che ha vinto le elezioni

Ma il Senato nominato dai militari ha impedito a Move Forward di formare un governo sulle sue proposte di lesa maestà, consentendo invece a una coalizione di 11 partiti di partiti più conservatori di prendere il potere.

Con molti attivisti in prigione, in esilio o accusati di crimini penali, le proteste su larga scala che abbiamo visto nel 2020 sono meno probabili oggi.

Anche le proposte molto moderate di Move Forward per una legge di lesa maestà meno rigorosa hanno portato il partito a essere privato dei suoi massimi leader, proprio come fece quattro anni fa la sua precedente incarnazione, Move Forward.

Chiunque stia pensando di organizzare proteste simili a quelle scoppiate quattro anni fa saprà che anche queste sarebbero soggette a severe sanzioni di lesa maestà e a numerose altre leggi radicali nel diritto penale tailandese.

La Corte Costituzionale tailandese, che ha sciolto 34 partiti dal 2006, è stata la principale custode dello status quo conservatore: al suo centro c’è la monarchia, protetta da un esercito politicamente assertivo. Oltre a ciò, funzionari di palazzo, alti giudici, magnati del mondo degli affari e ufficiali militari e di polizia esercitano un potere irresponsabile.

Secondo la Costituzione redatta dai militari, il Senato ha un ruolo cruciale nella nomina dei giudici della Corte costituzionale e nella formazione di altri influenti organi extraparlamentari come la Commissione elettorale e la Commissione nazionale anticorruzione.

Il precedente Senato era stato nominato dalla giunta che ha governato la Thailandia dal 2014 al 2019, cosa che ha rimodellato il panorama politico in cui operano oggi i partiti. Ha svolto un ruolo centrale nell’impedire al partito Move Forward di formare un governo.

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Non era chiaro cosa aspettarsi dal nuovo Senato quest’anno, ma lo strano sistema elettorale consente solo a coloro che cercano un seggio al Senato di votare per i candidati in più turni. Questo, combinato con alcuni misteriosi rapporti dietro le quinte, ha prodotto un nuovo Senato da 200 seggi, la maggioranza dei cui membri sembrano essere associati a un partito noto per la sua assoluta lealtà alla monarchia.

Reporting aggiuntivo di Thanyarat Dokson a Bangkok

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