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“Ti licenziano in tronco”: la Cassazione ha emesso la sentenza | Questo errore può costarti il posto

Motivo di licenziamento (Fonte Pinterest) – iltarlopress.it

Trovare lavoro è complicato quindi perderlo rischia di rivelarsi fatale: da oggi non potrai più commettere nemmeno questo errore.

Il mondo del lavoro non è di certo semplice. I lavoratori devono spesso destreggiarsi tra compiti non in linea con le loro mansioni, con orari di lavoro stancanti ed una paga molto bassa.

Allo stesso tempo anche per i datori di lavoro non è semplice soprattutto quando ci si ritrova a dover fare i conti con lavoratori che non rispettano del tutto le regole.

In alcuni casi si tratta di lievi violazioni del regolamento delle aziende ma poi ci sono quei casi ritenuti gravi. Tra questi anche uno a cui non pensa mai nessuno ma che potrebbe rivelarsi fatale per il lavoratore e a dirlo è proprio la Cassazione.

Un caso spinoso

Quando veniamo assunti, oltre a quelli che sono i doveri dei lavoratori, ci sono anche quelle concessioni che l’azienda mette a disposizione sotto forma di benefit. Permessi, buoni, auto della società che vengono quindi usati anche dai lavoratori ma in tal senso ci sono delle regole ben precise da rispettare. Questo è il caso della tanto nota auto aziendale che i vertici mettono a disposizione dei lavoratori.

Un caso emblematico è quello di cui ha di recente parlato il portale brocardi.it basandosi su di una sentenza emessa dalla Cassazione. Protagonista di questa storia un uomo beccato dai datori di lavoro ad usare l’auto aziendale durante l’orario di lavoro ma per motivi del tutto personali. Un errore clamoroso.

Una violazione del regolamento (Fonte Pixabay) – iltarlopress.it

Licenziamento per giusta causa

Come si legge, l’azienda ha fatto partire alcuni controlli su di un lavoratore avvalendosi dell’aiuto di un’azienda investigativa. Durante le indagini si è scoperto che il lavoratore usava l’auto aziendale durante l’orario di lavoro per delle commissioni personali. Un errore che viola il contratto di lavoro, il lavoratore risulta a lavoro ma in realtà è impegnato in altro ed ancora si tratta di un caso di danno economico all’azienda.

Tutti questi motivi, messi insieme, possono quindi portare a delle conseguenze: dalle semplici sanzioni disciplinari al licenziamento del lavoratore per una giusta causa. Il lavoratore dal canto suo può presentare ricorso se i controlli dell’azienda sono andati oltre la sfera professionale e quindi è finita sotto osservazione anche la sua vita privata e familiare o se nel mirino dei controlli sono finite tutte le sue abitudini, anche quelle lontane dal lavoro.

Maria Ferriero

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