Assegno di Inclusione rifiutato alle famiglie, l’INPS cancella ogni domanda | Per averlo nuovamente devi correre al CAF
Panico tra i cittadini italiani dopo l’arrivo della comunicazione dell’INPS che rischia di sospendere l’Assegno di Inclusione, una delle misure di sostegno al reddito più importanti.
Nella lettera, si specifica che per continuare a ricevere l’assegno è necessario regolarizzare la propria posizione entro 60 giorni dalla ricezione dell’avviso, altrimenti si rischia non solo una sospensione temporanea, ma anche la revoca definitiva del bonus.
Al centro della questione c’è la documentazione ISEE, che è il principale strumento utilizzato dall’INPS per verificare i requisiti economici dei beneficiari.
Ogni anno, infatti l’ISEE deve essere aggiornato per attestare la situazione economica del nucleo familiare ma ad oggi ancora molti beneficiari non hanno ancora provveduto a rinnovarlo, e questo potrebbe portare a conseguenze piuttosto gravi dal punto di vista economico.
L’INPS nell’ultimo periodo sta intensificando i controlli per accertarsi che i cittadini abbiano ancora diritto al sussidio, verificando non solo il reddito, ma anche eventuali cambiamenti nelle condizioni economiche o sanitarie che porterebbero la richiesta a superare i requisiti dell’Assegno.
Quali sono i requisiti dell’Assegno di Inclusione?
La comunicazione riguarda tutti coloro che attualmente percepiscono l’Assegno di Inclusione, i cui requisiti sono:
- ISEE inferiore a 9.360 euro annui;
- patrimonio immobiliare diverso dalla prima casa se questa non è di lusso (A1, A8 o A9 in catasto) non superiore a 30.000 euro;
- reddito familiare non superiore a 6.000 euro moltiplicato per la scala di equivalenza;
- patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per i single, a 8.000 euro per nuclei di due persone e fino a 10.000 euro per nuclei di tre o più persone con maggiorazione di 5.000 euro per ogni componente con disabilità e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di non autosufficienza.
Come mettersi in regola?
Per evitare la sospensione dell’assegno, è necessario:
- rinnovare l’ISEE recandosi presso un CAF o patronato per aggiornare la propria dichiarazione;
- inviare la documentazione richiesta, che oltre all’ISEE, potrebbero includere anche altri documenti, come certificati sanitari per le pensioni di inabilità;
- agire tempestivamente e non aspettare l’ultimo momento per completare la procedura;
- verificare l’avvenuta trasmissione e assicurarsi che tutta la documentazione sia stata correttamente inviata e registrata dall’INPS;
Nonostante molti passaggi possano essere fatti in autonomia, è consigliabile rivolgersi a un CAF o a un patronato in quanto questa semplice azione può fare la differenza per evitare errori o ritardi nella trasmissione dei dati. È importante ricordare che l’INPS effettua controlli periodici per garantire che i benefici vadano a chi ne ha realmente diritto, perciò nonostante questi controlli possano creare disagi, sono necessari per evitare abusi.